L’idea della vita dopo la morte ha sempre affascinato l’umanità. È solo un mito o realtà? Sebbene esistano numerose opinioni religiose su questo argomento, alcuni scienziati, come il dott. Hugh Ross sostiene che esistono prove concrete dell’esistenza della vita dopo la morte. Il suo approccio, che fonde fisica e teologia, offre cinque affascinanti percorsi che potrebbero cambiare la nostra comprensione della morte e dell’aldilà.
L’universo ha dei confini o un aldilà?
Sappiamo che l’universo è immenso, ma le sue dimensioni esatte sono sconosciute. Per il Dott. Ross, ciò che osserviamo è solo una piccola parte di un quadro molto più ampio. Secondo le leggi della relatività generale, l’universo deve necessariamente avere una causa prima, un elemento esterno che lo mette in moto. Per lui, questa causa sarebbe un’entità trascendente, un « creatore » che esiste al di fuori del tempo e dello spazio. Se una tale forza esiste, allora l’idea del paradiso diventa concepibile.
La Bibbia, un testo profetico?
Possiamo considerare gli scritti biblici una fonte affidabile sulla vita dopo la morte? Dott. Ross ne è convinto. Afferma che la Bibbia contiene descrizioni sorprendentemente accurate di fenomeni scientifici scoperti molto più tardi, come il Big Bang. Ad esempio, Isaia 42:5 parla di un universo in espansione, un concetto centrale nella cosmologia moderna. Se un testo antico poteva anticipare certe scoperte scientifiche, poteva contenere anche elementi di verità sull’esistenza del paradiso?
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