Nel corso degli anni, Evelyn ha condito le sue conversazioni con quelle che amava chiamare « battute ».
« È adorabile! Voglio dire… se è davvero nostra. »
Mi sforzavo sempre di sorridere, mi dicevo sempre di non abboccare. Ma quei commenti mi rimanevano dentro, accumulandosi negli angoli della mia mente come polvere che non riuscivo a togliere.
Willa aveva tre anni e cresceva benissimo.
Solo a scopo illustrativo
Poi arrivò la festa del papà.
Una grande cena per la Festa del Papà, un mix di piatti diversi. Una sorta di offerta di pace.
Mi sentivo al sicuro. Sembrava semplice.
« Jessica », disse. « Non sei altro che una bugiarda. Ti darò la possibilità di scoprire la verità. »
« Non ho idea di cosa stai parlando, Evelyn », dissi semplicemente.
« Hai tradito mio figlio. Quella ragazza », sferrò un cenno verso Willa. « …quella bambina non è mia nipote. E ho un test del DNA per dimostrarlo! »
Tutto si è fermato.
James era già andato in bagno prima della brutta rivelazione di Evelyn.
Il mio cuore non batteva forte. Non doveva farlo. Perché… lo sapevo.
Mia madre prese una fragola dalla sua ciotola, se la mise in bocca e poi sorrise.
« Evelyn », disse.
Solo a scopo illustrativo
« Povera, poverina! Certo, Willa non è la figlia di James. »
Poi mia madre continuò.
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