Perché la semplice moltiplicazione di due numeri può creare così tanta confusione? Per un ragazzino, la matematica prese una piega particolarmente comica. Immagina di tornare a casa con un 8/20 in matematica e di dover spiegare a tuo padre che « 3 per 2 » e « 2 per 3 » non sono esattamente la stessa cosa… secondo le spiegazioni dell’insegnante! Lo scambio di battute che ne consegue tra padre e figlio è un perfetto omaggio alle piccole assurdità della vita quotidiana.
Una lezione di matematica… o una lezione di logica?
Quando il padre conferma che « 3 volte 2 = 6 », tutto sembra chiaro. Ma quando l’insegnante chiede « 2 per 3 », il bambino sicuro di sé dà la stessa risposta, scatenando un esilarante dibattito matematico. « Qual è la differenza? » » esclama il padre. « È esattamente quello che ho detto! » » risponde il ragazzo sconcertato. Un aneddoto affascinante che ci ricorda che imparare può essere fonte di divertimento… e talvolta di frustrazione condivisa.
Una vendetta (molto) puzzolente
Cambiamo scenario con la storia di una coppia in cui il marito ha un’imbarazzante abitudine mattutina. Ogni risveglio è segnato da un’emissione di gas prematura, che causa sgomento (e talvolta lacrime) alla moglie. Nonostante i suoi ripetuti avvertimenti, egli insiste che tutto questo è perfettamente « naturale ».
Una mattina di Natale, sua moglie decide che è giunto il momento di una vendetta ponderata. Con dubbia creatività culinaria, usa le interiora del tacchino che sta preparando per creare un ripieno memorabile: lo infila discretamente nella biancheria intima del marito ancora addormentato.
Una sorpresa che fa centro