Mentre il taxi sfrecciava attraverso la città, nella mia mente riaffiorava il ricordo del momento in cui avevo detto addio ad Ava. La sua piccola mano stringeva il vestito e i suoi occhi confusi cercavano i miei.
« Devo andare, tesoro », sussurrai, trattenendo a stento le lacrime.
« Ma ricorda, sarai sempre speciale per me. »
Lasciarla era come spaccarmi il cuore in due, ma restare avrebbe potuto trascinarmi di nuovo nell’oscurità contro cui avevo lottato così duramente prima.
Ho mandato freneticamente decine di messaggi a Eric.
Sto arrivando. Mi dispiace tanto. Sono stato così stupido. Per favore, lasciatemi spiegare.
Quando finalmente il taxi svoltò l’angolo, lo vidi.
Eric era in piedi sotto la pioggia battente, con in mano un mazzo di rose bianche, il tipo di rose che adoravo.
Era bagnato fradicio, ma era lì, ad aspettare come sempre.
