C’è stato un tempo, molto prima dell’esistenza dei medicinali come li conosciamo oggi e della costruzione di ospedali, per alleviare i disturbi e curare le malattie avveniva innanzitutto attraverso trattamenti naturali. Basati su erbe medicinali o massaggi mirati, richiedevano alcune pratiche molto antiche, in particolare l’arte ancestrale del Jin Shin Jyutsu dove i punti di pressione potevano alleviare il dolore in un istante. Guillaume Besson, creatore del sito Juste bien chez soi, ci illumina su quest’arte che arriva direttamente dal Giappone.
Secondo gli archivi del Palazzo Imperiale in Giappone, l’arte del Jin Shin Jyutsu esiste da centinaia di anni e fa parte della “saggezza tradizionale dell’universo”. Tuttavia il suo vero valore sarà riconosciuto solo tra qualche secolo. Riscoperto dal maestro giapponese Jirô Murai nel 1900, è lì che ha riacquistato tutto il suo splendore ed è riuscito a farsi strada anche nel mondo occidentale grazie a una donna di nome Mary Burmeister. Discepola del Maestro Murai per dodici lunghi anni, apprende i fondamenti del Jin Shin Jyutsu per trasmetterne i principi negli altri continenti.
Fin dalla sua creazione, quest’arte ancestrale ha trovato il modo di perpetuarsi apportando numerosi benefici per la salute. Attraverso la connessione profonda e l’armonizzazione dell’energia vitale, si basa sull’idea che i nostri flussi energetici interiori possono talvolta essere interrotti a causa di disturbi fisici, mentali o emotivi. Grazie all’uso delle mani e alla loro pressione su alcune zone del corpo, è possibile agevolare la circolazione delle onde che ci abitano per sentirci meglio.
Per alleviare alcuni disturbi, il Jin Shin Jyutsu può essere di grande aiuto, in particolare esercitando una pressione sulle dita per alcuni secondi. Per comprendere meglio questa pratica, ecco cosa può fare ogni dito per il tuo corpo:
