Dolori muscolari e articolari: dolore persistente che può essere acuto, pulsante o diffuso in tutto il corpo.
Stanchezza cronica: una sensazione costante di spossatezza, anche dopo una buona notte di sonno.
Disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi o sonno agitato.
Ansia e depressione: una conseguenza comune del dolore e dell’incertezza diagnostica.
Formicolio alle estremità: sensazioni spiacevoli nelle mani e nei piedi, simili all’intorpidimento.
Aumento della sensibilità agli stimoli: reazioni eccessive alla luce, al rumore o ai cambiamenti di temperatura.
Disturbi digestivi: sindrome dell’intestino irritabile, gonfiore o fastidio addominale.
Problemi cognitivi: difficoltà di concentrazione, perdita di memoria o confusione, spesso definiti « nebbia fibromialgica ».
Aumento della sensibilità al dolore: dolore aggravato da stimoli che non causerebbero disagio ad altri.
Mal di testa ed emicrania: spesso associati a tensione muscolare e stress.
Come si convive con la fibromialgia?
Sebbene attualmente non esista una cura definitiva, alcuni approcci possono aiutare ad alleviare i sintomi: Esercizio fisico leggero: yoga, nuoto o camminate regolari possono alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita.
Gestione dello stress: tecniche come la meditazione, la sofrologia o la terapia cognitiva possono aiutare a ridurre l’ansia e gli effetti del dolore.
Dieta antinfiammatoria: il consumo di alimenti come curcuma, zenzero e cannella può avere effetti benefici.
Riposo adeguato: è importante prendersi cura del proprio corpo evitando di superarne i limiti.